Salve a tutti, mi chiamo Daniele e ho 32 anni, sono il figlio di una signora di 58 anni malata di Alzheimer. Per non tediarvi inutilmente per la richiesta attuale vi dico solo che dal 2009 al 2012 sono stati 3 anni di inferno, la signora in questione conviveva con la madre anziana (85 anni) in carrozzina (psicologicamente lucida e attiva) ma con le enormi problematiche che poteva offrire una convivenza con le donne in questione ed le eventuali badanti. Dato il declino della malattia della signora e la sempre più pressante presenza di peggiornamenti per l'anziana nonna mi hanno spinto, con enormi fatiche, al ricovero in una struttura vicino alla mia città di ricovero e residenza. Ovviamente per la signora 85enne (a cui si avvicinava la fine della sofferta vita) non c'è stato problema alcuno mentre invece per la madre c'è stata una accesa diatriba con assitenti sociali e altre istituzioni, ma alla fine a ottobre 2013 sono entrate entrambe, la signora 85enne come residenza protetta (anziano disabile) e la signora prima come residenza protetta e il mese successivo con rettifica in unità di convivenza. Ad aprile 2014 la signora 85enne viene a mancare, visto che si era rilassata sapendo che la figlia era protetta e controllata e per via del problema che la stava consumando, e la figlia viene spostata nelle camere dell'unità di convivenza site all'ultimo piano. Ora, pochi giorni fà un funzionario dell'ASL comunica alla struttura che la signora in questione doveva venire riconosciuta come residenza protetta e non come unità di convivenza, con un dispendio economico diverso anche per me che ne sono l'unico figlio (anche se è ancora da accertare tramite ISEE). La mia domanda è, essendo 58enne non deve superare il 65esimo anno di età per essere riconosciuta anziana invalida e quindi usufruire della residenza protetta?

Intanto la mia indagine prosegue, ma volevo chiedere il parere a voi per sentire cosa ne pensate