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Discussione: Chi ci è riuscito?
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24-12-14, 12:51 #1
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Thanked: 5Chi ci è riuscito?
Ciao ragazzi, chi è riuscito a vivere da "solo" ?
Io ho 35 anni e stò a casa con i miei genitori. Ma nutro l'esigenza di avere una vita indipendente o parzialmente indipendente vista la disabilità (SMA)
Chi di voi è riuscito a vivere una vita indipendente?
Tipo un apaprtamento o anche un ricovero tipo casa famiglia (dove si ha più assistenza)?
A me piacerebbe molto, ma non sò come fare vista la disabilità, ecco che mi vorrei confrontare con voi
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Alessia Redazione (31-12-14)
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26-12-14, 01:25 #2
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Thanked: 56Ciao Salviador
e piacere di conoscerti.
Credo che il desiderio di libertà sia comune a tutti gli esseri umani, che comincia con una vita autonoma e indipendente.
Per avere una vita indipendente è necessario trovare un locale dove andare ad abitare da soli, e questa "è una condizione necessaria", però "non è "sufficiente".
Per far si che convivano le due condizioni è cioè necessario "anche" disporre di un reddito, senza il quale la vedo dura. Se disponi di un reddito puoi cominciare a pensare a quale tipo di vita ti puoi permettere. Se non hai reddito inutile pensarci.
Spero di non averti disilluso ma la realtà è quella che è, dappertutto.
Auguri in ogni caso.
Cordialità a tutti.
Germano Turin - Torinomarinotunger
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Alessia Redazione (31-12-14)
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26-12-14, 11:34 #3
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Thanked: 5Ciao Marino, grazie della risposta!. In effetti ai pienamente ragione, mi stò facendo due calcoli "virtuali", e in effetti nelle mie condizioni non basta pagare l'affito bollette e cibo ma è necessaria anche una badante. E con la misera pensione che ci danno è irrealizzabile e impossibile!
Pensavo allora , all'estero?, Leggo molte notizie di italiani pensionati che vanno a vivere all'estero (esempio tenerife, canarie) dove a sentire loro la ista costa veramente poco. Però anche qui il problema è che pagando solo la badante si completamente finita la pensione per pagare il resto. Quindi anche questa irrealizzabile.
Altre opzioni non ne trovo per il momento...
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Alessia Redazione (31-12-14)
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26-12-14, 17:05 #4
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Alessia Redazione (31-12-14)
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26-12-14, 17:45 #5
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Thanked: 5
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Alessia Redazione (31-12-14)
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27-12-14, 12:26 #6
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Thanked: 56Impossibile non direi,
difficile si.
Come abbiamo detto sopra, la discriminante è il reddito: dovresti scoprire, nelle tue condizioni, quale lavoro puoi fare, ma non solo. Dovresti scoprire quale lavoro poter fare che altri non siano capaci, o non abbiano voglia di fare. Insomma un lavoro che ti possa dare un reddito tale da poterti permettere quello che per ora è solo un sogno.
Difficile, non impossibile.
Auguri a te e cordialità a tutti.
Germano Turin - Torinomarinotunger
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Alessia Redazione (31-12-14)
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28-12-14, 22:12 #7
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Thanked: 4Vorrei capire una cosa:
se una persona pesantemente non autosufficiente rimane sola, e senza reddito per poter pagare tutto + badande.
Che fine fa? A chi dovrebbe rivolgersi? Come può gestire questa situazione?
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Alessia Redazione (31-12-14)
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29-12-14, 14:42 #8
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Thanked: 5Speo che non capiti a nessuno
<<se una persona pesantemente non autosufficiente rimane sola, e senza reddito per poter pagare tutto + badande.>>
perchè mi pare di capire che in questo mondo egoista c'è poco spazione x noi sopratutto se senza reddito!
Ok mi darete del pessimista.. e lo accetto. Ma non lo auguro a nessuno di rimanere in quella situazione avendo una seria disabilità
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29-12-14, 15:10 #9
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29-12-14, 18:19 #10
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Thanked: 4Tra l'altro mi sa che tale struttura si prenderebbe anche la "pensione" che gli versa l'INPS mensilmente, quindi oltre al danno anche la beffa. Della serie se si vuole comprare un supporto tecnologico nemmeno potrebbe.
Mi farebbe piacere capire chi è che gestisce questi casi però: se Tizio rimane solo domani chi deve chiamare concretamente? Sembra un mistero riuscire a capire questa cosa essenziale. Possibile che nemmeno sul forum ci siano delle "guide per emergenze concrete"? (lo dico senza vena polemica ma credo che sarebbero molto utili per capire almeno come orientarsi a livello generale nelle varie situazioni).
Proverò anche a chiedere ai patronati ma ho visto che esistono 200 mila sigle diverse e sarebbe utile capire quali sono quelli più specializzati in materia di disabilità.
Cordiali saluti
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Alessia Redazione (31-12-14)
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29-12-14, 20:03 #11
ciao salviador,
credo che marino abbia cercato dei consigli corretti..certo bisogna che tu vedi le tue capacita' rasidue dal punto di vista fisico x trovare anche un piccolo lavoro (magari part time e di tipo amministrativo o meglio esclusivamente telefonico...suggerisco di orientarsi verso qualche cooperativa sociale..)Se la gravita' e' tale da non poterlo permettere oppure anche se c'è possibilita' residua, prova a vedere se nella tua regione c'e' qualche programma di vita indipendente...
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Alessia Redazione (31-12-14)
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29-12-14, 20:08 #12
...oppure vedi se il comune offre almeno una assistenza domiciliare per cominciare ad affrancarti almeno nelle azioni quotidiane dai tua madre...
Chiedo: hai provato anche a sentire qualche associazione regionale o nazionale che tratta della tua patologia? So che il problema di rendersi autonomi e come pure pensare al dopo di noi (inteso noi come genitori) e' un tema molto dibattuto...ahime' poco ascoltato.
E cmq e' naturale che si voglia un po' di autonomia,anche e soprattutto quando i genitori cominciano ad essere anziani e i figli a crescere...
in bocca al lupo!
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Alessia Redazione (31-12-14)
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30-12-14, 11:50 #13
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Thanked: 5Ciao Sole, no, non ho ancora guardato nessuna associazione regionale, o meglio sarà il pessimismo di questi tempi ma l'opzione politica la tengo per ultima come considerazione
Ora stavo valutando (solo su carta) queste opzioni.
Mini appartamento in affitto + badante = irrangiungibile economicamente
Mini appartamento + badante + estero (tenerife , canarie o altre isole dove la vita è meno cara e ci sono molti pensionati italiani) = Impossibile costa sempre troppo
Ricovero o casa famiglia = Ho chiesto e ci sono milel pratiche burocratiche
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Alessia Redazione (31-12-14)
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30-12-14, 15:01 #14
Il mio comune offre assistenza domiciliare tramite la Comunità Montana, ma bisogna pagare (non molto, una settantina di Euro al mese mi pare) e danno solo sei ore settimanali da gestire a piacimento. Praticamente farebbero più bella figura a non fornire il servizio...!
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Alessia Redazione (31-12-14)
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30-12-14, 15:33 #15
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Thanked: 68E appunto cosa ci fai con 6 ore alla settimana se non si è autonomi nemmeno per gli atti quotidiani della vita.
Posso comprendere il bisogno di libertà ma cari amici fino che avete i genitori che possono accudirvi e aiutarvi rimanete con loro
io non li ho piu purtroppo e sono sempre piu a disagio
cordialmente a tutti e buon 2015Gianni
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30-12-14, 16:57 #16
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Thanked: 4Caro Salviador,
mi è venuta in mente un'idea. Potresti valutare un'esperienza di vita indipendente stagionale. Invece di partire subito con l'idea del "boom, da domani vivo da solo per sempre", potresti iniziare a concentrare le poche risorse a disposizione in un segmento ben definito dell'anno. In questa maniera riusciresti a soddisfare un po' la tua voglia di libertà, a organizzarti al meglio, in sicurezza e in maniera sostenibile. Potresti incominciare col dedicare un mese nell'arco dell'intero anno alla tua esperienza, e a vedere come si sviluppa la cosa.
Che ne dici?
Come fai a cavartela da solo?
Mi dispiace per il tuo disagio.
Buon 2015 a tutti
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Alessia Redazione (31-12-14)
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30-12-14, 19:37 #17
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Thanked: 56Vogliamo dirla tutta,
senza peli sulla lingua, senza falsi pietismi e, soprattutto, senza destare aspettative inesistenti? Ci provo, dal mio punto di vista, naturalmente.
Perché vedete: dire a qualcuno "tu hai diritto a..." per farsi belli e sentirsi dire "hai ragione, come sei bravo tu", è una cosa, dire le cose correttamente come stanno è un'altra cosa ancora.
Partiamo dalla constatazione che viviamo in una società nella quale, per disporre di un reddito, bisogna fare qualcosa, altrimenti nessuno ti da niente. Naturalmente ci sono delle eccezioni: ad esempio, quando si dice che "tutti hanno diritto alla vita" bisogna specificare in quale contesto ci troviamo e come viene gestita questa circostanza.
Per "diritto alla vita" si vuole intendere che, se una persona non è capace di provvedere al proprio sostentamento in maniera autonoma, il legislatore si deve far carico del problema per far si che queste persone non muoiano di fame o di stenti. Fra queste persone che non riescono a provvedere in maniera autonoma al proprio sostentamento ci sono anche molte persone che, oltre ad essere portatrici di disabiltà, sono anche povere, poco acculturate, non in grado di provvedere a se stesse.
La maniera di provvedere a questa tipologia di persone varia a seconda del grado di civiltà e della conseguente ricchezza che le singole Nazioni (o enti Locali) destinano per provvedere a queste persone.
Ma non solo.
Il modo con cui si provvede a queste persone, nell'ambito delle risorse a loro destinate dalla collettività, dipende anche dall'onestà e dalla serietà delle persone incaricate di "rendere operativo" quanto viene stabilito dal Legislatore. Per dirla in modo da farci capire, agli immigrati extra comunitari venivano destinati dei fondi che, invece di essere destinati alla sopravvivenza di quei poveretti, venivano spartiti dalla malavita organizzata che, di quanto riceveva, destinava solo una miserevole parte agli immigrati, mentre teneva per se tutto il resto.
Parlo del recente scandalo scoperto poco tempo fa a Roma dove sembrava che per gli immigrati venissero spese oltre 40 Euro al giorno e a persona mentre, in realtà la maggior parte dei soldi prendeva altre strade.
Lo stesso discorso vale per noi portatori di diabilità: in Italia (oltretutto in questo periodo di crisi) i fondi per la sopravvivenza delle persone "marginali" vengono erogati in misura insufficiente. Ma non sarebbe nemmeno quello il problema principale: in certi casi, per distribuire queste "risorse", vengono create delle strutture elefantiache, per il sostentamento delle quali viene spesa una parte considerevole delle risorse che andrebbero destinate agli utilizzatori finali.
Per non parlare di altre organizzazioni malavitose (diverse da quelle di Roma) che da sempre riescono a mettere le mani e a gestire questi fondi in maniera quanto meno "strana". Chi ha visto il film "Gomorra" può farsi un'idea della realtà esistente in certe aree della nostra "Italietta".
In mezzo a tutta questa cagnara ci siamo noi portatori di disabilità i quali, anche se titolari di "diritti", non abbiamo altre armi che l'istruzione, la vigilanza e la protesta quando vengono scoperte gestioni distorte di fondi che, invece, andrebbero utilizzati per renderci la vita meno difficoltosa.
Ci sarà ancora molta strada da percorrere, molto amaro da mangiare e molte sofferenze da sopportare, ma non abbiamo altre strade e altri tipi di lotta che la parola, la vigilanza a la protesta (civile anche se ferma e decisa) quando scopriamo che le cose non vanno come dovrebbero andare.
E, per finire, come già detto all'inizio, quando sentite dire da qualcuno "tu avresti diritto a..." accertatevi della buona fede di questo "qualcuno" che, in molti casi, vi vuole invece fregare.
Cordialità a tutti.
Germano Turin - Torinomarinotunger
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Alessia Redazione (31-12-14)
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31-12-14, 02:22 #18
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Thanked: 50Mini appartamento + badante + estero (tenerife , canarie o altre isole dove la vita è meno cara e ci sono molti pensionati italiani) = Impossibile costa sempre troppo
E' un continuo le cazzate che girano per esempio sul vivere in Thailandia a 350 euro al mese. Una minchiata colossale. In Thailandia le spese sono quante se non di più che in Italia, questi fenomeni si basano sul livello di vita dei poveracci thailandesi che vivono in case in cui nemmeno metteremmo piede, che hanno l'assistenza sanitaria pubblica (di bassissima qualità) e altro non possono permettersi, che hanno soprattutto una rete di assistenza familiare in caso di bisogno, hanno amicizie etc...
Certo , magari una badante costerebbe parecchio meno, ma non basterebbero comunque 700 euro al mese per tutto il resto. Non esistono soluzioni, stattene in casa coi tuoi, che meglio dei tuoi non ti può prendere cura nessuno. Le soluzioni sono solo due : lavorare ed avere un reddito superiore che ti permetta di poter avere una casa e una badante, o come suol dirsi "farsi una famiglia".
Se no stattene in casa coi tuoi e non ci pensare più, io me ne sono andato da casa dei miei a 27 anni perché mi sono sposato, se no stavo benissimo con mammà....la casa da solo per me la si sente l'esigenza quando si ha una famiglia a se, se no boh...non capisco perché andare a vivere da soli, a che pro? Poi magari mia madre era più larga di vedute e mi lasciava le libertà che a te non lasciano i tuoi...giusto quella potrebbe essere la motivazione.Claudio
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Alessia Redazione (31-12-14)
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31-12-14, 13:04 #19
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Thanked: 56Ciao Claudio,
e grazie per aver detto "anche" quello che volevo dire ma non sono riuscito a dirlo bene come te.
Ragazzi (e anche ex ragazzi), una cosa è sognare una (cosiddetta) "bella vita" fatta anche di "libertà", altra cosa è la vita stessa, fatta di cose belle e brutte (diciamolo, dai, per qualcuno più cose brutte che belle).
Dopo aver letto i giornali, guardato la TV e il cinema, letto i giornali, ascoltato la radio e le pubblicità, imparate a "fare la tara" di tutto, come dice Claudio.
Vivrete meglio (o scoprirete di vivere meno peggio di quanto pensiate). E, soprattutto, dopo aver ben sognato (a occhi chiusi o aperti poco importa), svegliatevi, datevi un pizzicotto e prendete atto della realtà, perché è con quella che dobbiamo confrontarci.
Buona vita e cordialità a tutti.
Germano Turin - Torinomarinotunger
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31-12-14, 13:10 #20
Tipo 2.500 - 3.000 Euro mensili, perchè sia chiaro: 1.000 Euro e passa se ne vanno per pagare la persona che deve stare con te 24/24 ore, altre 1.000 (...ma forse qui esagero) per affittare un appartamento spazioso in cui ti puoi muovere comodamente con la carrozzella e a misura di diversamente abile (bagno, scale, ecc), il resto tra bollette e cazzi vari.
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Alessia Redazione (05-01-15)
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Uno sviluppo attivo in Italia che mi piace molto, è fantastico e interessante
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