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Discussione: Chi ci è riuscito?

  1. #21
    Junior Member L'avatar di Colpo_Doppio
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    Citazione Originariamente Scritto da buasaard Visualizza Messaggio
    Se no stattene in casa coi tuoi e non ci pensare più...
    Il problema è solo rimandato, noi genitori non dureremo a lungo.
    Franco
    Democrazia per i cinesi, libertà per i tibetani


  2.      


  3. #22
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    Citazione Originariamente Scritto da Colpo_Doppio Visualizza Messaggio
    Il problema è solo rimandato, noi genitori non dureremo a lungo.
    Ovvio. Ma i genitori si spera lascino almeno qualche disponibilità economica, almeno la pensione agli invalidi al 100% resta, si spera la casa (se non stanno in affitto)...quindi quando inevitabilmente il nostro amico rimarrà solo potrà avere si spera un reddito sufficiente a mantenersi e ad avere l'assistenza necessaria.

    Sperando inoltre che l'Italia migliori da questo punto di vista. Oddio, mi sono accorto di aver infarcito di speranze il discorso....

    Anche io ho il problema, ci penso sempre , e se Nampù diparte prima di me? Ieri per poco non la mettono sotto un pazzo scatenato , ero in auto ed ho visto sto delinquente sfrecciare e sfiorare Nampù che ha fatto un salto per evitarlo. Mio fratello è più grande di me, mio nipote non sono sicurissimo di poterci fare troppo affidamento.

    Io fortunatamente ho lavorato ed ho una discreta pensione, mia madre dice sempre che vuole risparmiare per lasciare i soldi a noi figli, quindi dovrei averceli per campare...ovviamente sempre che ci arrivo alla vecchiaia, cosa tutt'altro che scontata....

    E come tu mi insegni Franco , pensiamo all'oggi, "qui ed ora" non troppo magari una "via di mezzo"
    Claudio



  4. #23
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    Citazione Originariamente Scritto da Unknown User Visualizza Messaggio
    Tipo 2.500 - 3.000 Euro mensili, perchè sia chiaro: 1.000 Euro e passa se ne vanno per pagare la persona che deve stare con te 24/24 ore, altre 1.000 (...ma forse qui esagero) per affittare un appartamento spazioso in cui ti puoi muovere comodamente con la carrozzella e a misura di diversamente abile (bagno, scale, ecc), il resto tra bollette e cazzi vari.
    Non è che servono 200 mq. Ok, io sono abbastanza autosufficiente, vivo con mia moglie, ma vivo in 45 mq e ci sto da Re....

    Poi non è necessario vivere al centro di Milano o di Roma, si può anche decidere di andare a vivere in un posto più economico... Io dico sempre : ma perché invece di andare a cercare le soluzioni all'estero non le si cerca all'interno dell'Italia? Un paese dell'Abruzzo, della Sicilia, in Molise, in Umbria.... Io penso che case a 300-400 euro al mese le si trovano....

    Sulla badante, noi per mia madre fra contributi e tutto stiamo sui 1.500 euro al mese... Si, ci vogliono sui 2.500-3.000 euro...
    Claudio



  5. #24
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    E' un idea drastica, se penso che alla fine trovarsi un ricovero o casa famiglia (ove non ti maltrattano, <<viste le cronache attuali>>) sarebbe ideale, non si pensa più a niente, si ha un pasto caldo un tetto e un letto, senza pensare a niente ne come arrivare a fine mese, ne compe pagare bollette e badante...
    Ma vivendo tranquilli! , Vi sembra un sogno possibile?



  6. #25
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    Citazione Originariamente Scritto da buasaard Visualizza Messaggio
    Ovvio. Ma i genitori si spera lascino almeno qualche disponibilità economica, almeno la pensione agli invalidi al 100% resta, si spera la casa (se non stanno in affitto)...quindi quando inevitabilmente il nostro amico rimarrà solo potrà avere si spera un reddito sufficiente a mantenersi e ad avere l'assistenza necessaria.

    Sperando inoltre che l'Italia migliori da questo punto di vista. Oddio, mi sono accorto di aver infarcito di speranze il discorso....

    E come tu mi insegni Franco , pensiamo all'oggi, "qui ed ora" non troppo magari una "via di mezzo"

    A parte l'ovvia considerazione che chi vive sperando muore col culo sporco, per i disabili fisici molte cose si possono effettivamente risolvere coi soldi.

    Per gli altri occorre soprattutto calore umano, e quello non si compra....
    Franco
    Democrazia per i cinesi, libertà per i tibetani



  7. #26
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    Certo,

    tutti sognano di vivere senza problemi: avere un reddito che ti consenta di comperare del cibo, dei vestiti, abitare in una casa (possibilmente confortevole), ma questo è il sogno di tutti, a prescindere dalla disabilità.

    Certo che la/le disabilità pongono dei vncoli più stretti, però i vincoli ci sono per tutti, nessuno escluso, a prescindere dalle situazioni di salute.

    Si tratta, sempre e in ogni caso, di apprezzare quel poco o tanto che si ha, senza rassegnazioni ma anche senza macerarsi nel deisderio/aspettativa di volere quello che non si ha (e magari non si potrà mai avere). Perché alla fine, ricordiamo che, così come on c'è limite al meglio, altrettanto non c'è limite al peggio.

    E questo non per essere pessimisti. Vi posso assicurare di esseremi trovato in situazioni estreme nelle quali dicevo:

    - "Peggio di così non può andare"

    salvo poi ricredermi nel constatare che, nella scala del peggio, c'erano ancora degli scalini da scendere.

    Adesso non lo dico più.

    Cordialità a tutti.

    Germano Turin - Torino
    marinotunger



  8. #27
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    Citazione Originariamente Scritto da Colpo_Doppio Visualizza Messaggio
    A parte l'ovvia considerazione che chi vive sperando muore col culo sporco, per i disabili fisici molte cose si possono effettivamente risolvere coi soldi.

    Per gli altri occorre soprattutto calore umano, e quello non si compra....
    Certo. Qui parlavo dell'utente che ha iniziato il thread che suppongo abbia "solo" una disabilità fisica.

    Per gli altri effettivamente la cosa è ben più complessa.
    Claudio



  9. #28
    Junior Member L'avatar di Colpo_Doppio
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    il vero problema verrà quando noi genitori saremo vecchi, magari disabili e forse anche rincoglioniti, ci vorranno 3 badanti? speriamo che ci sia lo sconto quantità
    Franco
    Democrazia per i cinesi, libertà per i tibetani



  10. #29
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    Eh, io stavo pensando se non fossi stato sposato , mi sa che Gabriella la badante di mia madre ce ne aveva due, va beh ma con me non ha problemi, è mia madre che la fa dannare

    Dai Franco, che tu hai tuo figlio che può gestire la cosa, è pur vero che essendo pure lui mezzo acciaccato, però dai....Io ho un amico con una sorella con tetraparesi spastica, totalmente paralizzata che quando sono morti i genitori se ne è preso cura lui , vive con il fratello la moglie di lui e le due figlie. Ha pure un'altra sorella che talvolta aiuta, ma dice che è poco affidabile.

    Si, ci sono i casi pietosi, ma in linea di massima non è che siano tutti cani i figli e fratelli....
    Claudio



  11. #30
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    Sono io che non voglio nemmeno pensare di affibbiare mia figlia a mio figlio, e non perchè è acciaccato.
    Voglio il meglio per entrambi, che hanno esigenze ben diverse: lei stabilità e contatto continuo con qualcuno, lui libertà di andarsene in giro.
    Poi credo che quando noi vecchi saremo fuori gioco lui si prenderà cura con amore della sorella, ma non voglio che ciò vada a scapito della sua vita, è per questo che ora mi agito tanto.

    Comunque questi sono dettagli personali e stiamo andando un po' fuori. Il problema è che non si vedono soluzioni per il problema generale...
    Franco
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  12. #31
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    Citazione Originariamente Scritto da Colpo_Doppio Visualizza Messaggio
    ...
    Partiamo col presupposto che l'affetto dei genitori è unico, e che difficilmente (se non mai) si riesce a ritrovare nella stessa forma altrove, discorso che vale per tutti quanti.

    Ciò detto concordo al 100% con te che pensare al futuro sia cosa buona e giusta, e, sopratutto, pensare al futuro non significa vivere male il presente: si può vivere bene il presente e contemporaneamente pianificare un minimo il futuro.
    Frasi del tipo "vivi bene adesso, non pensare troppo al futuro!" le considero personalmente off topic e non utili.

    La mia idea: potresti provare fin da subito a trovare, attraverso associazioni o persone di fiducia, una o due persone da far conoscere ai tuoi figli. Se ci si trovano bene potresti proporre loro una sorta di "accordo" in cui tu lasci loro una eredità e loro in cambio aiutano i tuoi figli. L'ideale sarebbe iniziare questa ricerca il prima possibile in maniera tale che quando tu non ci sarai avrai già organizzato il tutto al meglio e i tuoi figli avranno già una stretta confidenza con quelle persone, scelte nel corso degli anni, che ormai saranno di fiducia.

    La garanzia che al 100% trateranno i tuoi figli come da te auspicato, purtroppo, non la potrai avere mai. Però puoi aumentare la percentuale di probabilità che ciò avvenga.

    (Questo se hai del reddito da poter garantire loro.)

    ***

    Poi c'è il problema di chi non ha reddito. E lì, stiam messi molto, molto male.

    ***

    Tra le altre cose anche avere una casa non so quanto possa essere considerata come fonte di reddito considerando le politiche di aggressione della tassazione sugli immobili, la crisi del mercato immobiliare e la contrazione del mercato interno etc. Spesso e volentieri può essere più un ingombro o una spesa insostenibile che una fonte di reddito..

    C'è da riflettere anche su questo.


    Cordialità a tutti



  13. #32
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    Citazione Originariamente Scritto da Nottetempo Visualizza Messaggio

    La mia idea: potresti provare fin da subito a trovare, attraverso associazioni o persone di fiducia, una o due persone da far conoscere ai tuoi figli. Se ci si trovano bene potresti proporre loro una sorta di "accordo" in cui tu lasci loro una eredità e loro in cambio aiutano i tuoi figli. L'ideale sarebbe iniziare questa ricerca il prima possibile in maniera tale che quando tu non ci sarai avrai già organizzato il tutto al meglio e i tuoi figli avranno già una stretta confidenza con quelle persone, scelte nel corso degli anni, che ormai saranno di fiducia
    Cordialità a tutti

    Giusto, lo stiamo facendo da molti anni, con ottimi risultati.
    Mia figlia frequenta con piacere la terapia occupazionale di una cooperativa, è inserita socialmente e benvoluta in paese (meno di 400 abitanti, molto più facile che in città...)
    Il problema è di estendere questa situazione da poche ore a 24 ore al giorno.

    con altri genitori di disabili mentali abbiamo cercato di costituire una fondazione che gestisse una o più case famiglia, ma la neuropsichiatra che era l'anima del progetto e aveva i contatti giusti con le amministrazioni locali è morta improvvisamente lasciando un grave vuoto organizzativo.

    Il problema è che i nostri figli hanno un'aspettativa di decenni e non solo i genitori ma tutte le persone che si occupano di loro dureranno molto meno, anche solo per pensionamento.

    La fondazione serviva appunto a dare stabilità a questa situazione creando delle strutture di gestione dell'assistenza che potessero rinnovarsi.

    vedremo....
    Franco
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  14. #33
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    Ciao Franco,

    sto seguendo con interesse il dipanarsi della discussione.

    Condivido il concetto di vivere il presente non ignorando che anche il futuro è dietro l'angolo pronto ad affacciarsi: come dire che non si può affrontare (e magari risolvere) più di un problema per volta.

    Per quanto riguarda il problema specifico di tua figlia, nell'ambito della struttura in cui è inserita, pur riconoscendo che la perdita della neuropsichiatra sia stato un duro colpo, credo sia stato più difficile creare la struttura che cercare un/una neuropsichiatra che vada a sostituire quella prematuramente scomparsa.

    Buona vita a te e alla tua famiglia.

    Germano Turin - Torino
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  15. #34
    New Entry del Forum L'avatar di nikolas
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    Si potrebbe optare per una soluzione abitativa in condivisione, così da potersi aiutare a vicenda ed eventualmente ottimizzare le spese, inoltre si può valutare la possibilità di assumere una badante in comune limitando la sua presenza alle ore necessarie. Resta inteso che per realizzare l'opera ci vogliono comunque due o più redditi sia pure modesti.



  16. #35
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    Citazione Originariamente Scritto da nikolas Visualizza Messaggio
    Si potrebbe optare per una soluzione abitativa in condivisione, così da potersi aiutare a vicenda ed eventualmente ottimizzare le spese, inoltre si può valutare la possibilità di assumere una badante in comune limitando la sua presenza alle ore necessarie. Resta inteso che per realizzare l'opera ci vogliono comunque due o più redditi sia pure modesti.
    Sai che hai avuto un ottima ideaaa che mi piace un saco!!!



  17. #36
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    mi sono anche documentato su "Residenza Sanitaria per disabili" ho inviato alcune email a diverse foondazioni............. e, quanto costa, ragazzi!!!!

    mamma mia quanto costa il ricovero!!! ci vogliono di media circa 2000 € al mese !! e chi ce ha !
    ma sono fatti per disabili ereditari ricchi?!?!



  18. #37
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    Citazione Originariamente Scritto da nikolas Visualizza Messaggio
    Si potrebbe optare per una soluzione abitativa in condivisione, così da potersi aiutare a vicenda ed eventualmente ottimizzare le spese, inoltre si può valutare la possibilità di assumere una badante in comune limitando la sua presenza alle ore necessarie. Resta inteso che per realizzare l'opera ci vogliono comunque due o più redditi sia pure modesti.
    Questa soluzione potrebbe andare bene per 2 o 3 disabili motori parziali, ma nel caso di non autosufficienze gravi servirebbe in ogni caso 1 badante a persona 24h su 24h o almeno 2 badanti per 3 persone + il turnover. Quella è la voce di spesa più insostenibile, il vero problema.
    (pur volendo tralasciare le difficoltà che sempre si riscontrano quando ci si vuole organizzare in gruppi di persone).

    considerando che 1 badante h24 sta sui 1500, e che per 3 persone ne servirebbero almeno 2, se non proprio 3, ecco che i conti non tornerebbero comunque.
    1 sola persona non può oggettivamente e fisicamente prendersi carico di più persone contemporaneamente.



  19. #38
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    senza alcun fallo bisognerebbe trovarsi nella condizione economiche ottimali ed avere un posto di lavoro che consenta gratificazioni soddisfacenti, questi sarebbero i criteri, si, che consentirebbero ad un giovine di intraprendere la sua emancipazione post crescita genitoriale. ma quanti ostacoli, oltre all'involucro, che si incontrano sulla strada che dovrebbe condurre alla realizzazione personale.
    sn un baleniere, dico sempre ciò che mi balena in testa



  20. #39
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    In questa discussione

    credo si possa innestare il problema generale che incontra la metà dei giovani d'oggi. Voi mi chiederete:

    - "Perché proprio la metà?"

    Perché, stando a quanto dicono i "media", quasi il 50% dei giovani, oggi, non trovano lavoro, quindi non hanno reddito o, se hanno qualcosa, non basta per uscire di casa e intraprendere una vita autonoma.

    Quindi, noi portatori di disabilità, abbiamo gli stessi problemi di tutti gli altri. Magari complicati dalle rispettive disabilità che, lo sappiamo tutti, non facilitano la vita. Quindi le disabilità sono delle complicazioni che si aggiungono alle complicazioni della vita di tutti gli esseri umani.

    Viene da concludere che un portatore di disabilità ha la vita più complicata deglia altri.

    - "Ma non è che hai scoperto l'acqua calda?"

    potreste chiedermi.

    No vi rispondo.

    Se oggi la vita dei disabili è complicata vi posso assicurare che, nel secolo scorso, era impossibile.

    Nei secoli passati, infatti, i portatori di disabilità erano "invisibili, trasparenti, davano un senso di fastidio". I più comprensivi, alla vista di un portatore di disabilità, si lasciavano scappare un "poverino/a" e tiravano avanti con un sospiro.

    Ora si comincia a parlare di "persone portatrici di disabilità", che è una cosa diversa da "disabile".

    Per ulteriori approfondimenti leggere quanto già scritto nella discussione "disabili o portatori di disabilità?", sempre su "amici", ed eventualmente intervenire.

    Cordialità a tutti.

    Germano Turin - Torino
    marinotunger



  21. #40
    MEMBRO ONORARIO L'avatar di miooim
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    ricordiamo chi ha lottato affinché la persona con disabilità potesse calarsi nella vita sociale in toto. oggi sono i giovani, disabili, che han voglia di ottenere ancora di più.
    sn un baleniere, dico sempre ciò che mi balena in testa



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