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Discussione: Importante: Il Furto del TFR.
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28-12-09, 06:05 #1
Il furto del TFR
Il matematico e economista Beppe Scienza vi fa un regalo per il nuovo
anno. Un consiglio che salver? il valore del TFR a chi non l'ha ancora
affidato ai fondi pensione. Passate parola a tutti i lavoratori, vostri
colleghi o amici, di tenersi stretto il TFR nel 2010. Quando arriver?
una busta arancione con la richiesta di spostare il TFR nei fondi
pensione rifiutate. Per raccattare qualche adesione in più ci sar?
probabilmente il silenzio/assenso, quindi dovrete rispondere per forza.
Il 6 giugno del 2007, ben prima della crisi economica, il blog pubblic?
il post: "Il TFR mormor?" con gli stessi consigli: "Se lavori nel
settore privato ed entro fine giugno non dici nulla, il tuo TFR finir?
nel risparmio gestito. Un?avventura da far tremare i polsi. Da
vent?anni i fondi comuni fanno perdere soldi. E i fondi pensione sono
pronti a ripetere gli stessi disastri. Il silenzio assenso è una
trappola. Cambiano le carte in tavola senza chiedere nulla. E? il gioco
delle tre tavolette con i soldi di una vita. Non è vero che
costruiscono una pensione integrativa: danno il TFR in pasto
all?industria del risparmio gestito.". Chi in seguito ha mantenuto il
suo TFR in azienda ha guadagnato, chi ha investito in fondi ha perso
una cifra!
Intervista a Beppe Scienza:
"L?ultima novit? sul TFR ha suscitato molto sdegno, anche se in effetti
non è la cosa più grave. La novit? è che la Legge Finanziaria per il
2010 utilizzer? quei soldi che le aziende, anzich? tenerli loro a
fronte del TFR dei loro dipendenti, hanno dato all?Inps non è la cosa
più grave, in quanto non tocca veramente la situazione dei lavoratori;
purtroppo sono altre le cose che toccano o toccheranno o minacciano di
toccare la situazione dei lavoratori.
La riforma bipartisan del TFR, decisa prima da Maroni e Tremonti con il
governo Berlusconi e poi anticipata di un anno dal governo Prodi, ?
stata uno dei tiri più mancini tirati ai lavoratori italiani negli
ultimi decenni.
Il vero inganno, il vero imbroglio, la vera falsit? che viene diffusa
dai vari economisti di regime è un?altra, ed è la base del discorso con
cui si vuole convincere la gente a aderire alla previdenza integrativa
e è questo discorso. Le pensioni saranno basse e quindi non
sufficienti, per integrarle bisogna trasferire il TFR ai fondi
pensione: bene, questa è una falsit? bella e buona! Pu? anche darsi che
le pensioni saranno basse, anche se è difficile prevedere tra 40 anni
come saranno le pensioni, prevedere a distanza di 40 anni come saranno
le pensioni, come saranno gli stipendi, come saranno i prezzi ?
praticamente impossibile. Ma anche se fosse vero che saranno basse, ?
falso che per avere una rendita aggiuntiva bisogna trasferire il TFR ai
fondi pensione o a altri prodotti assicurativi: no, uno si tiene il TFR
e, quando incassa la liquidazione, se vuole utilizza questa cifra per
avere una pensione integrativa e, se quella cifra è più alta di quanto
? rimasto invece a quel poveraccio che ha aderito a un fondo pensione,
chi non ha aderito avr? una pensione integrativa più alta di chi ha
aderito.
Ci sono dei campioni, nella non nobile arte di prendere in giro i
lavoratori italiani che raccontano loro delle cose addirittura
ridicole; prendo un esempio concreto, uno di questi campioni si chiama
Marco Lo Conte ed è un giornalista de Il Sole 24 Ore, il bollettino
quotidiano della Confindustria, in cui lui dice - cito da sabato 24
ottobre 2009 a pagina 4 di Plus24, il supplemento - che: ?per chi non
aderisce alla previdenza integrativa c?? la certezza roulotte, cioè la
certezza di trovarsi, in vecchiaia, a vivere in una roulotte senza
neanche il cibo per i gatti? e questo riguarderebbe 18 milioni tra i 23
milioni di italiani lavoratori dipendenti. Beh, dire che chi non
aderisce alla previdenza integrativa è certo di finire a vivere in
roulotte mostra soltanto che a Il Sole 24 Ore manca il senso del
ridicolo.
Con il 2010 dovrebbero arrivare a tutti i lavoratori dipendenti delle
buste, pare di colore arancione, ma l?aspetto cromatico è irrilevante,
in cui si dice loro quale sar? presumibilmente la loro pensione. Il
fine di queste buste arancioni è spaventare i lavoratori e indurli,
spingerli a cosa? Ai fondi pensione o a altri prodotti assicurativi.
Ecco, questo è quello che una persona prudente proprio non deve fare.</span></font>
Dare i propri soldi ai fondi pensione vuole dire correre due rischi che
con il TFR non si corrono: il primo rischio - e si è visto bene nel
2008 - è che un crack di mercati finanziari faccia scendere di valore
quello che uno ha messo da parte; qui non si tratta di fallimenti, i
fondi pensione non falliscono, anche i fondi comuni non falliscono,
per? possono perdere il 90% senza fallire. L?altro rischio che c?? ?
che riparta l?inflazione.
Quello che è sicuro è che, di fronte a entrambi questi due rischi, un
crack dei mercati finanziari e il ripartire dell?inflazione, che magari
possono anche capitare entrambi insieme, perchè a volte le brutte
notizie vengono insieme, chi si tiene il TFR è tranquillo, perchè il
valore del TFR non dipende dai mercati finanziari e, se viene
l?inflazione, il TFR segue in maniera eccellente l?inflazione.
Ora, il ministro Sacconi ha più volte anticipato che: ?si far? partire
un nuovo periodo di silenzio /assenso?, cioè altri sei mesi in cui,
automaticamente, se uno decide di no, i suoi soldi vanno nei fondi
pensione.
Il TFR va bene per i lavoratori, va abbastanza bene per i lavoratori,
va abbastanza bene per le aziende, per? non fa guadagnare i banchieri,
perchè i lavoratori prendono i soldi dalle aziende e la banca non si
mette in mezzo a fare la sua cresta; non fa guadagnare gli
assicuratori, che non sono assolutamente nel gioco, non va guadagnare i
gestori di fondi perchè non gestiscono niente, non fa guadagnare i
sindacati, perchè non hanno a da mettere i loro uomini, come invece li
mettono, nei fondi pensione per la gestione dell?amministrazione, non
fa guadagnare i funzionari della Confindustria e delle altre
organizzazioni del patronato, che invece nei fondi pensione mettono
anche loro i propri uomini, non fa guadagnare i docenti universitari,
non fa guadagnare gli economisti, perchè il TFR va avanti per conto suo
e gli economisti non possono fare consulenze, non possono essere nei
consigli di amministrazione dei fondi pensione, non possono guadagnarci
sopra. Insomma, il TFR è una cosa che va bene soltanto ai lavoratori e
alle aziende, non fa guadagnare gli altri e gli altri hanno cercato di
distruggerlo. Per fortuna non ci sono ancora riusciti!" Beppe Scienza
Silvio! Aiuta i poliziotti anche se sono maggiorenni!!!
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01-01-10, 07:48 #2
Molti e utili consigli per tutelare i propri risparmi dal sito di
Beppe Scienza
Silvio! Aiuta i poliziotti anche se sono maggiorenni!!!
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