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  1. #21
    Novellino del Forum
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    Ciao a tt, per poter leggere l'articolo, interessante, dovete salvare il file.


    Come?
    1. <LI>clic sul link con il tasto destro del mouse;</LI>
      <LI>dal men? rapido scegliere la voce "Salva oggetto con nome..."</LI>
      <LI>Dopo il salvataggio doppio clic e...</LI>
      <LI>buona lettura!</LI>



    fabio
    There\'s danger on the edge of town Ride the King\'s highway, baby
    Weird scenes inside the gold mine Ride the highway west, baby


  2.      


  3. #22
    Senior Member L'avatar di magicwoman
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    IO LO VEDO,PARLA DI TE E CI SONO LE FOTO DI TE SULLA CARROZZINA.



  4. #23
    Senior Member L'avatar di ARNOLD_1978
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    Io non lo vedo!



  5. #24
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    Un filmato
    del Cesavo ("Per cinque centimetri il mondo è pieno di barriere") mostra la realt? vista dalla sedia a rotelle. Il video nelle scuole
    Una citt? a ostacoli per i disabili

    Viaggio-choc tra gradini e impedimenti di Savona
    Varazze. "I limiti esistono per
    essere superati", è il motto di
    Fabrizio Macchi, ciclista che
    ha saputo reagire ad un gravissimo
    incidente che lo ha
    privato di una gamba, andando
    a vincere addirittura una
    medaglia di bronzo alle Paralimpiadi
    di Atene 2004. Ed ?
    anche lo slogan ideato per
    presentare il convegno intitolato
    "La diversit?: una sfida per
    i giovani", in programma questa
    mattina (ore 9) al palasport
    "Gerolamo Craviotto" di
    Varazze. è molto attesa la
    partecipazione degli studenti
    delle scuole superiori di Savona.
    Con loro ci sar?, come
    detto, il campione olimpico
    Fabrizio Macchi. L?iniziativa ?
    stata organizzata dal Comune
    e dall?associazione "La nostra
    famiglia", che si occupa dell?assistenza
    e dell?inserimento
    nella società dei giovani disabili.
    Al convegno interverranno
    il sindaco di Varazze, Antonio
    Ghigliazza, l?assessore allo
    Sport e ai Servizi sociali, Giovanni
    Baglietto, il direttore del
    Centro salesiano di Arese,
    Vittorio Chiari (che presenter?
    anche le iniziative dei Barabba?s
    Clown), lo stesso Fabrizio
    Macchi, Franca Contini e
    Benedetta Cerruti, rappresentanti
    dell?associazione "La nostra
    famiglia "di Varazze. Il
    prossimo appuntamento della
    settimana dedicata ai disabili
    sar? la venticinquesima edizione
    della camminata di solidarietà
    "Insieme con loro, per
    loro", in programma domenica
    prossima, con partenza dalla
    Strada Romana, nel levante
    cittadino. Le prime due giornate
    di manifestazioni, sabato
    e domenica, hanno fatto registrare
    un grande successo
    con il coinvolgimento dei varazzini,
    che hanno assistito in
    piazza Bovani agli spettacoli
    in costume allestiti in collaborazione
    con lo studio "Palcoscenico
    danza", di Giovanna
    Badano, e alle esibizioni di
    pallavolo delle squadre "Saranno
    famosi".
    A VARAZZE
    Incontro con il campione menomato
    E lena ha 29 anni, una laurea in
    scienze della formazione, un
    lavoro al Cesavo (il Centro savonese
    di servizi per il volontariato) ed
    un figlio di cinque a casa. Tutto
    bene? Tutto bene. Una vita normale
    ? si potrebbe azzardare è se
    non fosse per quei maledetti ?cinque
    centimetri di troppo?. Sono
    quelli che, anche a Savona, separano
    i disabili da una vita che non
    sia una prigione. Quelli che impediscono
    di entrare e uscire dai negozi.
    Di accedere agli uffici. Di uscire
    con gli amici senza ostacoli. Persino
    di fare una passeggiata in
    carrozzina. Insomma. Altro che autonomia,
    altro che indipendenza:
    Savona matrigna con i disabili (e
    sono tanti: il Cesavo ne ha censito
    le associazioni, sono ventitr?).
    Elena Giannasso è obbligata a
    spostarsi su una carrozzina elettrica:
    ?Una lesione che mi porto dietro
    dalla nascita, un parto prematuro
    di cinque mesi e mezzo?, racconta.
    Lei ha prestato la sua faccia
    ad un film che è un viaggio nella
    Savona delle barriere. Per l?appunto:
    ?Per 5 cm il mondo è pieno di
    barriere?. Ne ha firmato la regia
    Diego Scarponi, lo ha prodotto il
    Cesavo. La dedica è per Sergio Pescio,
    un savonese divenuto disabile
    in seguito ad un incidente all?isola
    dell?Elba che si batt? come un leone
    per i diritti dei disabili. Il Secolo
    XIX lo ha visto in anteprima. Sono
    venti minuti intensi, diretti come
    un pugno nello stomaco, la citt? vista
    con gli occhi di chi si muove
    con la carrozzina invece che con
    le proprie gambe. Una prospettiva
    radicalmente diversa.
    Elena si presenta come una ragazza
    serena, affatto rancorosa o
    rivendicativa, semplicemente dice
    ?vorrei che noi avessimo gli stessi
    diritti e gli stessi doveri di tutti?.
    Proprio la lezione di Sergio Pescio.
    Il film esordisce con un giro nel
    centro della citt? a caccia di un
    bancomat che sia ad altezza di carrozzina.
    Missione fallita: uno solo
    supera la prova è per un pelo, va
    detto è ed è quello di via Nazario
    Sauro, angolo via Vegerio.
    Gli attraversamenti pedonali a
    volte hanno lo scivolo, ma non
    sempre è così: il cuore della Savona
    giovane è da questo punto di
    vista il più duro ed arido. L?attraversamento
    di via Gramsci, di
    fronte alla Carisa, presenta infatti
    un bel gradino che Elena, da sola,
    non pu? scendere. Poco distante,
    il famoso e controverso ponte mobile
    ? bocciato senza appello: il
    montacarichi per i disabili c??, ma
    non l?indicazione su come usarlo,
    su chi interpellare, e per giunta ?
    chiuso da un lucchetto.
    ?Non tutto va male, la situazione
    negli anni è comunque cambiata
    ? concede Elena è molti marciapiedi,
    ad esempio, sono stati abbassati
    ?. Peccato che qui
    intervenga la maleducazione dei
    singoli. Elena deve ammetterlo a
    mezza bocca: ?S?, perchè spesso lo
    scivolo è bloccato dalle auto che
    si parcheggiano proprio l? davanti?.
    L?edificio pubblico col voto peggiore
    in assoluto è la biblioteca civica
    di Monturbano: già "difficile" per
    i cosiddetti normodotati, per i disabili
    ? letteralmente off-limits.
    ?Tutto l?edificio è completamente
    inaccessibile per noi?, mostra Elena
    nel suo viaggio.
    Poi tocca al centro commerciale
    "Il gabbiano" e qui la Giannasso ?
    costretta ad una amara constatazione.
    ?? il luogo di Savona meglio
    accessibile in assoluto. Ma è triste
    doversi per forza chiudere l? per
    poter vedere negozi e far acquisti
    liberamente?. S?, Elena non vuole
    affondare il colpo, ma i negozi di
    Savona non ne escono benissimo:
    ?Pensare che basterebbe una semplice
    pedana, anche in legno, con
    una spesa di poche decine di euro?.
    Vuoi telefonare? Col cellulare,
    beninteso. Perch? le cabine pubbliche
    hanno un gradino e, soprattutto,
    sono troppo strette per consentire
    l?ingresso della carrozzina.
    Elena abita ad Albissola, con il
    figlio ed i genitori. A volte vorrebbe
    fare la passeggiata Albissola-
    Savona, per venire a lavorare. Non
    pu?. Un solo ma insormontabile
    ostacolo è un profondo gradino
    poco dopo la galleria che immette
    in Savona è lo impedisce. Meglio
    allora l?autobus. La prima volta ?
    lei lo racconta con humour è ? stata
    quasi una comica: ?Il bus aveva
    il regolare bollino che indica i mezzi
    attrezzati per la salita dei disabili:
    ma l?autista non lo sapeva e
    chiedeva a me quale tasto doveva
    pigiare sul suo quadro comandi?.
    Poi la musica è cambiata: quasi un
    mezzo su due è attrezzato e l?Acts
    si rivela particolarmente attenta su
    questo fronte. ?A dire il vero anche
    i bus non attrezzati si fermano e
    mi chiedono se voglio essere issata
    a braccia. C?? grande gentilezza,
    ma preferisco aspettare il "mio"
    busò.
    Meno lisce le cose sono andate
    alla stazione ferroviaria di Mongrifone:
    qui le rampe di accesso ai binari
    sono attrezzate di montacarichi
    per i disabili. Ma quando Elena
    ed il regista si sono presentati all?ufficio
    informazioni è con telecamera
    in spalla, ma senza filmare
    ? per chiedere come usufruire del
    servizio e come poi salire sul treno,
    l?addetta si è rifiutata di parlare ed
    ha chiamato la Polfer. Nonostante
    tutto, il viaggio si conclude con
    un?esperienza positiva: è quella
    della piscina comunale, resa completamente
    accessibile ai disabili ?
    tramite un sistema di ascensori ?
    sino al piano vasca.
    Disabile cittadino diverso? ??
    proprio questo che mi d? fastidio
    ? argomenta la Giannasso è Come
    quando vado al cinema e non
    pago. Perch? non devo pagare?
    Pago come tutti, ma ho anche gli
    stessi diritti di tutti?. Conclude: ?Lo
    vedo con i compagni di mio figlio.
    I bambini sono naturalmente curiosi,
    vogliono provare, conoscere,
    capire. Siamo noi adulti che abbiamo
    paura della diversit?, anche
    solo per timore di offendere, per
    non sapere come rapportarsi?. La
    parola d?ordine? Fiducia.
    La stessa che hanno utilizzato al
    Cesavo: gioved? alle 18,30, al Filmstudio,
    il filmato sar? presentato
    insieme ad una guida delle associazioni
    che si occupano di disabilit?
    e ad un centimetro dove, in
    rosso, sono segnati quei piccoli,
    maledetti "cinque centimetri". ?Se
    non cambia è dice Davide Pesce
    del Cesavo è l?anno prossimo distribuiremo
    anche mazza e martello
    ?. per buttarli già, quei cinque
    maledetti centimetri. Intanto, si fa
    quel che si pu?: il film andr? nei
    Comuni e nelle scuole. Si parte dai
    Geometri: sono o non sono loro
    quelli che disegneranno marciapiedi
    e abitazioni della Savona che
    verr??
    Antonella Granero

    T iziana Saccone è da dieci
    anni in prima fila nelle
    battaglie politiche della provincia.
    Diessina, attualmente ?
    responsabile della "Sinistra
    ecologista" che fa da ponte fra
    i vari partiti del centrosinistra.
    Ma è anche una disabile: lo ?
    da vent?anni, da quando è finita
    in ospedale pochi giorni
    dopo il parto e ne è uscita menomata
    per sempre: ?La mia
    parte sinistra è morta?, racconta.
    L?altro giorno
    la donna è stata
    fatta oggetto, in
    pieno giorno e
    in pieno centro
    (via Manzoni),
    di insulti e grida
    per aver ritardato
    il parcheggio
    ad una coppia di
    donne su un?altra
    auto. Tutto
    perchè pioveva
    e la Saccone non
    ? stata sufficientemente
    lesta a
    far manovra con
    la sua auto con
    marcia automatica
    e a parcheggiare
    nel posto riservato ai disabili.
    E così ha, per un po?,
    "intralciato" il traffico alle signore
    che andavano di fretta.
    ?Putroppo è dice la Saccone
    ? episodi come questi sono
    sempre più frequenti, l?intolleranza
    cresce, il disabile ?
    considerato sempre più spesso
    un fastidio insopportabile?.
    Prosegue la donna: ?? dura,
    ? dura farcela. Soprattutto
    quando ti ritrovi disabile improvvisamente,
    come è successo
    a me, e devi abituarti di
    colpo ad una vita completamente
    diversa?. Prosegue: ?Io
    cerco di fare tutto quello che
    posso da sola. Ma mi scontro
    con il fatto che la gente non
    ti consente di fare neppure
    quello. Quel poco. Anzi: è clemente
    se ti annulli, se ti adagi
    nella tua disabilit?, se ti piangi
    addosso. Ma se cerchi di reagire,
    il più delle volte è senza
    pietà.
    Persino la
    vita politica, in
    fondo, è fatta
    di barriere architettoniche.
    ?Ad esempio
    partecipare ad
    un congresso
    ? spiega è ?
    uno stress. Se
    vuoi parlare, ti
    devi far aiutare
    a salire sin lassò
    in cima al
    palco. Allora ti
    immagini che
    la gente pensi:
    se fa tutto questo
    pur di parlare,
    chissò che
    cose importanti
    avr? da dire. L?attesa cresce,
    di pari passo con la tua difficolt?
    ?.
    La Saccone è stata insegnante,
    poi funzionaria in
    Provveditorato, sin quando
    non è stata spostata a fare la
    bibliotecaria in una scuola di
    Vado: ?Io che non sono neppure
    in grado di mettere a posto
    un libro se solo sta appena
    più in alto?. Dal 1995 si dedica
    completamente alla politica.
    A. G.
    la
    TESTIMONIANZA
    Insulti per un parcheggio
    ?Cresce l?intolleranza?
    Tiziana Saccone



  6. #25
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    grazie freed gentilissimo


    mi è ancora oscuro il motivo per cui alcuni lo vedono e altri no


    continuate......



  7. #26
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    Ora l'ho visto anche io. che dire?



    E' un po' la situazione di tutte le citta', anche io che utilizzando
    una carrozzina manuale sono molto piu' autonomo, spesso mi tocca
    camminare in mezzo alla strada. Cinque centimetri per me sarebbero pure
    pochi, e' che se ne trovano pure 10-15 di cm di scalino e con una
    carrozzina elettrica pure aiutati mi sa che sarebbe difficile col peso
    che hanno le elettriche.



    Il guaio e' che io sono dubbioso circa le "denunce" sui giornali. Io
    sostengo che a quelli che parcheggiano davanti allo scivolo
    bisognerebbe fargli causa. Si, perche' credo, ma ci vorrebbe un
    avvocato per confermarlo, che sia un danno ricevuto da fatto illecito
    (il parcheggiare davanti allo scivolo e' illecito).

    Pero' ci vorrebbe pure qualche associazione che ti sostenesse in queste cause, mica uno puo' lottare da solo....


    Claudio



  8. #27
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    Credo sia un problema del server naele che non supporta i file pdf in visione.



    Probabilmente chi l'ha visto ha salvato, oppure non ha attivato
    l'opzione di visione nel browser. Tra l'altro io che uso Firefox come
    browser, non riuscivo a vederlo nemmeno salvandolo, ho dovuto usare IE
    e salvarlo.



    I misteri dell'informatica...


    Claudio



  9. #28
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    Presumo che ci voglia una passworld per accedere ad altervista.org



  10. #29
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    BAU


    questo non ha l'intento provocatorio di una denuncia, abbiamo solo voluto dimostrare la realt? dei fatti, poi forse il video sar? presentato nelle scuole.......


    Non vuole essere neanche la dimostrazione che tutti i disabili vivono in questo modo, era solo un mio personalisimo punto di vista, non voglio sembrare presuntuosa........


    Per i 5 cm..... so perfettamente che a volte anche minori cm possono essere una barriera insormontabile ma nel titolo suonava bene....


    continuate... grazie a tutti.........



  11. #30
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    scusate gli errori ortografici ma sono di fretta



  12. #31
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    Brava Naele!Meglio far qualcosa che parlare e basta.



  13. #32
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    Anche striscia la notizia ha fatto vedere sere fa l'odissea di Bruno, diversamente abile, a Roma.Per salire su un autobus. Giuro che mi si rivoltavano le budella dalla rabbia!!!



  14. #33
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    RAGAZZI DOMANI CI SARA' la PRESENTAZIONE PUBBLICA.........PANICO.........





  15. #34
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    Tranquilla naele...
    Claudio



  16. #35
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    Ehehe Sibilla, a Roma le rampe degli autobus ne funzionano 1 si e 3 no.
    Un giorno anche io ho voluto provare l'ebbrezza di prendere l'autobus.



    Arrivo al capolinea, la rampa scende ma appena arrivata a terra,
    immediatamente risale senza far aprire le porte....Allora uno ci ha
    messo un piede sopra, un altro ha aperto manualmente le porte e sono
    potuto entrare...


    Claudio



  17. #36
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    Uno su tre? Allora era il tuo giorno si'! Al Bruno uno su 6, ma perche' striscia ha telefonato all' ATC se no veniva notte!!. Ma il ministro(donna) diversamente abile anche lei, ha promesso che una settimana di tempo e tutto si sarebbe risolto. Ora.....credo ormai sia passata la settimana o mancano un paio di giorni. Comunque sia...e' pazzesco tutto cio'.



  18. #37
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    Ah quella non era il ministro, e' il consigliere comunale alle
    politiche dell'handicap. Si chiama Ileana Argentin, e fammi sorvolare
    su cio' che penso di lei....



    Anzi speriamo che non arrivi "fair" senno' lei si scalda molto piu' di me sulla Argentin.....


    Claudio



  19. #38
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    Uno pensa che una disabile potrebbe risolvere meglio, ma la Argentin
    dimostra che non e' cosi'. Primo perche' lei l'autobus non lo prende,
    ha il suo bravo assistente che la porta in auto, quindi ha la stessa
    competenza di un "normodotato".



    Secondo da quanto mi dice "fair", che la Argentin ha una scarsissima
    considerazione delle disabilita' cerebrali, considera il disabile
    cerebrale come uno "perso" e quindi da non "sprecare" risorse per lui...




    Claudio



  20. #39
    jasmin
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    Citazione Originariamente Scritto da buasaard
    Ah quella non era il ministro, e' il consigliere comunale alle politiche dell'handicap. Si chiama Ileana Argentin, e fammi sorvolare su cio' che penso di lei....

    Anzi speriamo che non arrivi "fair" senno' lei si scalda molto piu' di me sulla Argentin.....

    Meno male che anche voi la pensate cosi', credevo non piacesse solo a me! Ma la signora ha altro a cui pensare, lifting, sfilate di moda ecc...


    (scusate, piccolo pettegolezzo femminile)



  21. #40
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    Buaaaaa!Ti ha fatto sistemare ttti gli autobus in una settimana!!!!Potenza della tv!


    Torna a casuccia su,che puoi andartene in giro grazie all'Ileana adesso!


    Eheheh
    State calmi se potete...
    Salvo

    Redazione rendiamo accessibile il sito.Grazie!



  22.      

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