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Risultati da 21 a 40 di 657
Discussione: Grave attacco alla famiglia tradizionale
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24-04-07, 07:22 #21valter2003Guest
Vabb? va, non voglio infierire, hai detto una inesattezza Claudio.
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24-04-07, 08:06 #22
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Thanked: 0volevo riprendere i post di valterone.com,e di bausard.Ma una moderatrice occulta ,invocando sto benedetto regolamento,vieta di farlo.Con toni perentori ...Vabb?!PREMETTO:art 29 della costituzione:La famiglia č una societą naturale fondata sul matrimonio.Il che equivale a dire,che č la cellula fondamentale della nostra societą.E io credo nel valore della famigliaTant'? ,che trovo i dico e patti similari,una grave offesa alla costituzione e alle famiglie legittime che affrontano quotidianamente dei sacrifici per crescere i figli.Altro che dico!rafforziamo la famiglia legittima,e le politiche intese a sostenere quelle future!cio ' non toglie che i figli illegittimi,non sono un esempio di scarsa tenuta della famiglia legittima o di valori cristiani .A suffragare questa tesi č intervenuta la legislazione,eliminando o gni disparit? di trattamento normativo rispetto a quelli legittimi.Pertanto si puo' credere alla famiglia legittima,anche se i figli sono illegittimi!non per niente possono essere legittimati anche in un momento successivo(a seguito di matrimonio o per volont? dei genitori naturali!)
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24-04-07, 08:25 #23
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Thanked: 0
Originariamente Scritto da hansjonas
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24-04-07, 08:36 #24
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Thanked: 50Quindi hansjonas ci spieghi almeno tu in che modo un DICO indebolisce la famiglia tradizionale?
Lo stiamo chiedendo a tutti, ma non riusciamo ad ottenere uno straccio di risposta...
Claudio
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24-04-07, 09:06 #25
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Thanked: 0La Nota Cei su famiglia e Dico? ?Esemplare. Ci trovo il tono, la serietą e la profondit? di chi si rende conto che siamo in un momento decisivo per il nostro futuro, e che in gioco ci sono le radici stesse dell'uomo?. (di Francesco Ognibene, Avvenire)
? netto il giudizio del cardinale Ersilio Tonini sul testo approvato mercoled? dal Consiglio permanente, e del quale apprezza motivazioni, argomenti e spirito: ?Vedo la Chiesa voluta dal Concilio, capace di appassionarsi a tutto ciņ che riguarda la persona facendolo proprio, incoraggiando i cristiani a non stare a guardare e chiedendosi se l'uomo sia ancora capace di assumersi la responsabilit? di difendere la propria dignit?.
Eminenza, č tanto insidioso il disegno di legge sui Dico da richiedere una risposta cosģ ferma?
Mi pare preoccupante la posizione di chi minimizza la questione come se stessimo parlando di piccolezze. Costoro evidentemente non si rendono conto di ciņ che č in discussione: stiamo toccando le fondamenta della societą, non mi sembra proprio il caso di "lasciar fare", come se quello che si progetta fosse irrilevante. Questo atteggiamento denota ignoranza delle responsabilit?: che altro č questo non rendersi conto che manomettendo la famiglia ci stiamo giocando il nostro futuro? La famiglia viene attaccata dalla cultura che a partire dagli anni Settanta ha preteso di affermare la libert? totale e una sessualit? vista come sua espressione massima. Ma, come aveva profetizzato Michel Foucault, anche questa interpretazione della libert? si č poi rivelata come una nuova forma di alienazione.
Dunque secondo lei era necessario che i vescovi si esprimessero...
Insisto: sulla famiglia, cosģ come sui grandi temi dell'ingegneria genetica o della procreatica, e sul metodo che oggi ci diamo per affrontarli, si decide quello che saremo domani. I vescovi mostrano di esserne consapevoli e di avvertire la responsabilit? che ne deriva.
E le polemiche sui toni della Nota?
Mi sembrano infondate. C'? nel te sto una delicatezza, un ragionare pacato che non possono essere fraintesi. Nulla viene calato dall'alto, non si minaccia ma si riflette - e si invita a farlo - sulle veritą di fondo della nostra esistenza. č su questi temi che si gioca il Vangelo. E in nome di quel Vangelo che č alle sorgenti della nostra stessa civiltą i vescovi sentono il dovere di parlare.
Cosa dice a chi contesta l'opportunit? di questo intervento?
Non ci vedo proprio niente di strano: i vescovi hanno il dovere di illuminare le coscienze dei credenti, che altro devono fare? Un quotidiano ha scritto che i cattolici non avrebbero libert?... č una perversione voluta. Quello dei vescovi č un rivolgersi alle coscienze dei cattolici - i politici in primis - perchč trovino il modo migliore per incarnare la loro fede. Non tocca certo alla Chiesa trovare formule e soluzioni. Avvertire i credenti della responsabilit? che hanno in questo momento e su questo tema, invece, č un gesto da veri pastori.
Si č anche detto che cosģ facendo i vescovi si sono intromessi nella politica italiana...
Ma č proprio la politica che sta toccando le fondamenta della vita! La Chiesa fa solo il suo dovere. Forse qualcuno dimentica che col nuovo Concordato la Repubblica riconosce il rilievo pubblico della religione cattolica e afferma che ?i princ?pi del cattolicesimo fanno parte del patrimonio storico del popolo italiano?. Qui si fonda il diritto della Chiesa a pronunciarsi quando lo Stato mette mano a quei princ?pi fondanti l'intera comunit?. Invece vedo che si vorrebbe impedire alla Chiesa, in nome della laicit?, di ricordare ai fedeli i valori che sono chiamati ad affermare. Strana laicit?, questa... E dire che quando il Concordato venne firmato il Psi se ne fece vanto, e i repubblicani si rammaricarono che non fosse toccato a loro siglarli con il governo Spadolini, che era caduto. Lo spirito e la lettera di quello che per i laici di allora fu un grande evento forse oggi viene rinnegato?
Qualc uno le risponderebbe che si affermano nella societą nuovi modelli di vita, e la Chiesa ne deve prendere atto...
Non abbiamo a che fare con un principio di fede, ma con una componente decisiva di quel ?patrimonio storico? degli italiani citato nel Concordato. Nella famiglia confluisce l'energia della vita umana, uomo e donna vi trovano la loro ragion d'essere, al suo interno prendono corpo nuove vite, solo grazie a essa la societą pu? rigenerarsi. La famiglia č il luogo del destino umano, vi si completa l'esistenza di ciascuno, in essa si rivela il senso dell'esistenza. č un bene di tutti perchč custodisce l'incanto della vita, una certezza gią propria della cultura classica.
A cosa si deve allora l'attacco alla Chiesa che, dopo la Nota, č tornato a farsi aspro?
Negli anni Sessanta fu teorizzata dai decostruttivisti francesi, in testa Jacques Derrida, l'idea che la famiglia fosse un'invenzione della Chiesa e che lo Stato laico avesse sbagliato a lasciarla fare. Un equivoco colossale, smentito dall'intera storia della nostra civiltą. Eppure č un'idea che in questi tempi vediamo riemergere e che viene integrata sostenendo che la Chiesa dovrebbe astenersi dal parlare. Ma la Chiesa parla ai membri della sua comunit?. I partiti non fanno forse altrettanto? In quello che essa dice, per?, c'č ben pił delle istanze di una "parte": c'č il porsi il problema di quale visione dell'uomo sar? la base del nostro futuro. Dagli orientamenti legislativi sulle questioni chiave dipende tutto.
Altra obiezione ricorrente: chi crede nella famiglia č libero di continuare a pensarla cosģ, ma non si opponga a progetti come i Dico. Cosa replica?
Ciascuno č libero di pensare e agire come crede, salvo rispondere alla propria coscienza. Ma ciņ che fa un singolo non pu? essere indifferente per lo Stato, il cui interesse supremo č che ognuno possa nascere e crescere libero ma consapevole delle proprie responsabilit? verso la comunit? senza pretendere di veder r iconosciuto tutto ciņ che desidera. Se manca questa coscienza la societą, in bal?a dei desideri, va in pezzi.
Perch? non riconoscere diritti a tutte le forme di condivisione o di affetto?
La coppia č cosa diversa dalla famiglia. Lo Stato riconosce diritti quando verifica che c'č la garanzia di un impegno per creare l'ambiente nel quale l'uomo e la donna, e i figli che potranno generare, sviluppino pienamente la loro personalit?. E questo accade solo quando uomo e donna hanno deciso di appartenersi, superando la temporaneit? del loro legame. Per questo il matrimonio č un atto di una solennit? unica. Nel rispetto della libert? delle scelte, il requisito della stabilit? della coppia resta decisivo.
E i giovani? Non č meglio lasciarli liberi di scegliere tra varie opzioni?
? giusto che lo Stato rispetti il diritto di fare ciņ che si preferisce, ma senza assecondare la pretesa che qualsiasi coppia abbia lo stesso rilievo pubblico e le stesse prerogative della famiglia stabile aperta a figli che trovino nel padre e nella madre un modello di comunit? per il loro futuro. č grave far credere ai giovani che, invece, č tutto equivalente, e non esiste un modello per realizzare la propria vita. La legge non pu? non indicare un riferimento ideale.
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24-04-07, 09:15 #26
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Thanked: 50In parole povere Ciccino cosa toglie due che fanno un DICO a una famiglia tradizionale? </font>
</font>
Claudio
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24-04-07, 09:25 #27
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Thanked: 0A partire da queste considerazioni, ritengo la legalizzazione delle unioni di fatto inaccettabile sul piano di principio, pericolosa sul piano sociale ed educativo. Quale che sia l?intenzione di chi propone questa scelta, l?effetto sarebbe inevitabilmente deleterio per la famiglia. Si toglierebbe, infatti, al patto matrimoniale la sua unicit?, che sola giustifica i diritti che sono propri dei coniugi e che appartengono soltanto a loro. Del resto, la storia insegna che ogni legge crea mentalit? e costume.
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24-04-07, 09:57 #28
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Thanked: 0Sabato ho visto un intervista alla vedova del Maresciallo aiutante Massimiliano Bruno, (Medaglia
d'Oro di Benemerito della cultura e dell'arte) uno dei morti a nassyriya
Ha raccontato che quando č andata all'altare della patria per partecipare alla manifestazione non l'hanno fatta entrare perchč non era nell'elenco dei parenti delle vittime e immadiatamente č stata afferrata alle spalle da tre polizziotti in borghese sbattuta per terra e trascinata, poi si č presentata in chiesa ai funerali e li il sig. Casini quello dell'UDC noto divorziato, e convivente, e cattolico convinto quando l'ha vista gli ha detto: e lei cosa fa qui?
Mi piacerebbe che uno dei tanti che sprec? parole a fiumi in questo forum per commemorare gli eroi di nassyriya, provino ad inventare e scrivere un possibile pensiero del maresciallo nel sapere come viene trattata la sua compagna dopo che per questo paese si č fatto ammazzare
</span>
\"Siate sempre capaci di sentire nel pił profondo qualunque ingiustizia commessa contro chiunque in qualunque parte del mondo\" (Ernesto Guevara)Che
Accessibilitą?
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24-04-07, 13:13 #29
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Thanked: 0Originariamente Scritto da buasaard
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24-04-07, 13:19 #30
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Thanked: 0Originariamente Scritto da firetrip
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24-04-07, 14:15 #31
Nessun cattolico che sappia dare una risposta esaudiente
DEV' ESSERE PROPRIO UN REBUS ENIGMISTICO
Mi sa che i cattolici sono contro i DICO solo per partito preso, a loro basta dire NO perchč quel NO č caduto dall'alto.
La miglior vendetta la felicitą. Non cč niente che faccia pił impazzire la gente che vederti felice. Alda Merini
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24-04-07, 14:30 #32
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Thanked: 0Sono contro i dico perchč il sommo sacerdote gli dice che vanno all'inferno.
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24-04-07, 14:31 #33
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Thanked: 0Quando ritorna un'altro Napoleone per sistemare la casta sacerdotale?
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24-04-07, 16:03 #34
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Originariamente Scritto da hansjonas
Io sono dieci anni che convivo; e sono contrario ai pacs proprio perchč se la mia scelta č di vivere "nell'illegalit?" non chiedo e non voglio che mi siano riconosciuti diritti che non ho chiesto. Se vuoi determinati diritti ti sposi altrimenti non rompere le scatole.
In particolare la frase "ma perchč mettere sullo stesso piano,chi
difronte a Dio ovvero allo stato,assume dei precisi doveri," non ha
senso; io posso sposarmi davanti al sindaco del mio comune e il mio matrimonio ha
completa validit?, quindi cosa centra dio nel fatto di assumersi
precisi doveri? Tenendo presente il fatto che io posso sposarmi in chiesa con rito non concordatario e questo non avrebbe nessun valore legale.
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24-04-07, 16:45 #35
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Thanked: 0Originariamente Scritto da firetrip
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24-04-07, 16:58 #36
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24-04-07, 17:01 #37
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Originariamente Scritto da hansjonas
Per quanto riguarda in un bimbo nato dall'amore di due persone non trovo nulla di male; ma mi piace molto poco il termine "illegittimo" da te usato.
Per quanto riguarda il caso particolare; non avrei nulla da eccepire; seonch? il futuro nonno; (come quasi tutti i cattolici della domenica) si affretta a ricordarci i principi di santa romana chiesa; dimenticandoseli ogni volta che la persona coinvolta č lui stesso od un suo familiare.
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24-04-07, 17:19 #38
il punto sollevato nel 3d č l'incoerenza tra chi impedisce la formazione di famiglie diverse dall'intendimento del vaticano per gli altri e nel privato accetta la formazione di famiglie diverse dall'intendimento del vaticano
il berlusconi č sposato e divorziato ( contrasta il principio del vaticano )
la figlia di berlusconi avr? un figlio fuori dal sacro vincolo del matrimonio ( contrasta con il principio del vaticano)
io non ho nulla in contrario che la futura mamma abbia un figlio fuori dal matrimonio ( un figlio per me č un atto di amore),e nemmeno che il nascituro abbia un nonno divorziato,
per? che il berlusca pontifichi su cosa č giusto o sbagliato in termini di morale ( facendo l'occhiolino alla cei ) questo no non lo posso accettare
e sopratutto contrasti l'istituzione dei dico addottando motivazioni morali č inaccettabili ( da che pulpito)
per il bambino auguri
roberto
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24-04-07, 18:04 #39
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25-04-07, 04:16 #40
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Thanked: 0HANS
Io non ho affermato che hai creato un termine offensivo, so benissimo che il termine non č tuo; ma questo non significa che sia corretto; dopotutto l'accezione della parola č negativa.
Un figlio non č MAI illegittimo; č solo un figlio.
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