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  1. #61
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    Tarallucci e vino?


    Cmq sia
    Se vuoi mettici anche del rhum!e della tequila bum bum!? fisiologico che in un forum si verifichino incomprensioni,salvo.Limportante è capirsi.Senza invocare nessuna legge marziale


  2.      


  3. #62
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    Che ne dite invece di cantuccini e vin santo???</span></font>



  4. #63
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    Non era questo il caso con la dolce April e tedi mezzo


    Ma se cmq possiamo festeggiare,ben vengano i festeggiamenti!


    Moscato e zibibbo venno bene???
    State calmi se potete...
    Salvo

    Redazione rendiamo accessibile il sito.Grazie!



  5. #64
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    Citazione Originariamente Scritto da loriesalvotp


    Non era questo il caso con la dolce April e tedi mezzo


    Ma se cmq possiamo festeggiare,ben vengano i festeggiamenti!


    Moscato e zibibbo venno bene???
    ti diro',amo la sicilia essendovi nato!un passito di pantelleria non sarebbe male!con dei favolosi cannoli di palermo.Meravigliosi...quindi,anzich? tarallucci e vino:cannoli e passito.Splendido connubio



  6. #65
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    Per i cannoli ti consiglio questi:



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    <TD =textviaggi vAlign=top>di Davide Paolini </TD></TR>
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    <TD =titpinpagina vAlign=top>Cannoli e granite d'autore per colazione. </TD></TR></T></TABLE></TD></TR></T></TABLE></TD></TR>
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    <TD =textviaggi vAlign=top><A id=articoloinizio name=articoloinizio></A>La mia battaglia ormai seguitissima contro brioche e croissant surgelati (o loro derivati, nel senso di non freschi) per quasi un mese si è fermata. L'alto l? non dipende da una svolta ideologica, bensò dalla realt? siciliana. Il riferimento corre alla pasticceria davvero eccezionale di questa regione. Non solo tradizione, ma soprattutto continuit? di una scuola con solide radici.

    ? difficile non assaggiare un'ottima brioche o una buona pasta "cibovagando" per i diversi territori di questa isola magica dove anche in bar periferici la colazione pu? cominciare con il sorriso e non con le imprecazione di quel l'odore che giunge dal micro onde: un sapore sgradevole uguale dalle Alpi alle Piramidi, dal Manzanarre al Reno. Che non sia questo un vento, chiamato globalizzazione?

    Non solo brioche o croissant: vuote o ripiene di marmellata (magari di pesche settembrine di Leonforte) o di ricotta ma cannoli da sballo, cassate-cassate, gelati senza coloranti e privi di semi lavorati.

    Chiaro come il sole che per gustare il top di queste chicche ci vuole "naso" ma soprattutto il friccico di cercarli, scoprirli, apprezzarli. E per una volta voglio premiare con gli oscar del gastronauta questi artigiani del gusto. Innanzitutto un bar pasticceria alla periferia della Valle dei Templi, Agor? di Agrigento (Villaggio Mosò, viale Leonardo Sciascia 27), dove croissant di ogni tipo e genere, ciambelline fritte (così si chiamano altrove, non conosco il termine locale), cassata, paste e gelati sono "nu bab?", compreso caff? e cappuccino.

    Il cannolo d'oro lo consegno, senza ombra di dubbio, all'Eurobar di Dattilo, due case e una chiesa in provincia di Trapani (l'indirizzo non serve date le dimensioni del borgo, è sufficiente notare qualche auto in attesa dell'apertura del bar), non solo per la qualit? della ricotta, ma per un particolare di non poco conto: la cialda prodotta in casa con una ricetta top secret negli ingredienti, ma resa sempre croccante e non troppo dolce (che ci siano marsala e aceto nell'impasto?). Per assaggiarlo ho fatto i criticati 200 chilometri.

    Il cono d'oro con grande entusiasmo lo assegno a Silvana Eleonora De Stefano di S. Stefano Briga (Messina). Anche in questo caso non servono le informazioni postali, basta chiedere di Giuseppe Santoro, il marito dell'eccezionale gelatiera, noto personaggio del territorio, dagli abiti molto coreografici. Qui non aspettatevi grandi scelte, ma pochi gusti (segno di qualit?!): su tutti un particolare torroncino con mandorle (vere) e cannella e il pistacchio (con il colore che tende al marroncino... chi sa di gelato capisce il perchè) ma eccezionali pure la nocciola e il caff?. Chi avesse la fortuna di passare da S. Stefano Briga dopo il gelato pu? visitare la cantina dove si produce un rosso (? una doc mignon), da me amatissimo: il Faro Palari di Salvatore Geraci, architetto buongustaio.

    Dulcis in fundo l'oscar per le granite lo confermo, come già avevo fatto anni fa, ad Alfredo, bar graniteria di Lingua (S. Maria di Salina, isole Eolie): pesche, gelso, caff?, mandorla, fichi... non so mai a quale di queste rinunciare, con o senza brioche. è davvero bizzarro che queste eccellenze siano localizzate in borghi, in frazioni di paese, quasi a voler affermare la qualit? della vita della provincia. Cosò come è stupefacente che i prezzi di tutti questi locali siano molto più bassi dei tanti, presuntuosi bar pasticceria di citt?, sedi permanenti della Luisona in bacheca (ma non solo), dove gli ingredienti non sono di casa, così come la manualit? e la tradizione. Sine qua non.

    Articolo tratto da Il Sole 24ORE del 11 settembre 2005</TD></TR></T></TABLE>
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  7. #66
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    azz,? un manifesto!interessante.....una volta in sicilia facevo qualche week-end,con dolci figliole,che bei tempi!la preferivo come meta,per le bellezze e per la cucina!splendide!



  8.      

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