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Risultati da 61 a 80 di 128
Discussione: Partito Disabili Italiano
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16-03-07, 08:49 #61
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Buasaard, questi sono sfoghi non vediamo queste cose, quante volte ci sar? capitato di scrivere arrabbiati perchè siamo rientrati a casa e abbiamo subito un torto, che nelle ns. condizioni è molto più pesante.
Sono d'accordo con te che i posti ecc devono essere per chiunque ma soprattutto il problema e che nessuno pensa a noi. Le pensioni sociali, sono ferme dal 1993 o 1994, gli aumenti sono ridicoli e mai nessuno se ne è interessato. Le associazioni ne hanno fatto richiesta, ma nessuno ne è stato ascoltato e allora? Cosa facciamo? Ho visto su striscia che due disabili fratello e sorella per avere un'ascensore sono dovuti ricorrere a loro ti sembra normale? Ecco perchè credo che bisogna creare una forza unita unica soprattutto per almeno far valere i giusti ns. diritti.
Diceva il buon tot?: siamo vincoli o sparpagliati? Se siamo VINCOLI qualcosa forse possiamo ottenerla ma sparpagliati come oggi le ns. parole i ns. diritti volano col vento...
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16-03-07, 09:01 #62
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Thanked: 50No, non e' normale che due persone debbano ricorrere a Striscia la Notizia non e' normale affatto.
Vedi io non ho nulla se fate l'ennesima associazione, movimento o come lo volete chiamare. Ce ne sono 10.000, 10.001 non succede nulla.
Io mi sono solo arrabbiato a leggere un tentativo di autoemarginazione, e' quello che ho combattuto da sempre, e leggere di qualcuno che dice di sbattere i disabili nel ghetto di un ufficietto pubblico mi manda fuori di testa. Cavolo...gli imprenditori privati non aspettano altro per tenere i disabili al di fuori del mondo del lavoro, e gli andiamo a mettere su un piatto d'argento il riservare i posti pubbliciò Allora ti dicono siete a posto...andate a lavorare tutti presso gli enti pubblici che volete da noi?
Ah, una cosa volevo suggerirvi...non dimenticate la scuola, la scuola e' la base imprescindibile per un disabile. Bisogna eliminare tutte le difficolta' collegate all'andare a scuola, quindi basta discrezionalita' dei comuni nell'offrire il servizio di trasporto per i disabili....sostegno per la scuola per i disabili, libri gratis (a seconda del reddito ovviamente), trasporto, niente tasse universitarie. Addirittura io incentiverei con borse di studio per disabili......Insomma, spingere i disabili verso la scuola, troppi disabili studiano troppo poco.
Comunque ripeto, io se faro' politica, la faro' in maniera diversa, comunque in bocca al lupo di nuovo.
Claudio
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16-03-07, 09:07 #63
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Ti ringrazio della risposta e della scuola, vedi ognuno se il movimento è unico, d? il suo mattone credo e con esso si costruisce piano piano un palazzo.
Ecco perchè ribatto sull'unificazione di noi tutti grazie ancora.
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16-03-07, 13:02 #64
io più che un partito auspico la nascita di un movimento che raccolga tramite l'associazionismodi base le istanze e le rivendicazioni dei disabili
poi le presenti alle forze politiche già presenti, che a seconda dei loro orientamenti le inseriscono o meno nei loro programmi
gli elettori tutti, compresi i disabili (spero associati) poi giudichetranno il loro operato con l'arma del voto
ripeto cio che ho scritto precedentemente, il modello da seguire è l'iniziativa sul prepensionamento per i familiari dei disabili(presentata da cittadini e associazioni tramite alcuni parlamentari e attualmente discussa in commissione )
? vero che i disabili sono tanti e tante sono le associazioni, motivo di più per ipotizzare un peso maggiore nella società
naturalmente credo che le istanze dei disabili poi debbano avere caratteristica di attuabilit?, inserite in programmi di sviluppo generale e di garanzia per i diritti di ognuno e non solo di categoria,
niente tentativi corporativiche avrebbero come risultato collaterale e non voluto l'aumento delladistanza con il resto della popolazione e maggioreemarginazione sociale
roberto
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16-03-07, 13:59 #65
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L'auspicio sarebbe che le varie associazioni,trovino il tempo di fare proposte costruttive,da presentare anche slegate,ma che ottengano cmq l'appoggio delle altre consorelle quando c'è bisogno di forzare la mano al governo di turno...
Enon ditemi che tra tutte le associazioni non si potrebbe portare a Roma un numero sufficiente di persone da indurre qualcuno a scendere a più miti consigli senza bisogno di far nascere altri movimenti o partiti.State calmi se potete...
Salvo
Redazione rendiamo accessibile il sito.Grazie!
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16-03-07, 15:13 #66
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Partiti, movimenti nuove associazioni?
Sono daccordo con Buasaard quando dice di entrare nei partiti attuali e far sentire la nostra voce.
Non ci servono partitini di categoria che poi per sopravvivere devono scendere a compromessi conle varie coalizioni.
Spingiamo in questo modo chi ci governa ad ascoltare la nostra voce.
In bocca al lupo a Buassard se decider?di entrare in politica.
Saluti
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16-03-07, 16:34 #67
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Originariamente Scritto da steve
Per intervenire sul mio blog, basta cliccare su commenti, dopo inserisci tue considerazioni e/o tuoi idee e commenti.
Ciao, Salvatoresalvo_1964
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16-03-07, 22:29 #68
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Originariamente Scritto da Cico
ma entrare in politica mica intendo a fare il deputato. Pian pianino, la gavetta in sezione. Se ci riesco perche' una volta ci ho provato intorno ai 20 anni seguendo il cu lo di una compagnaPero' la noia e' stata piu' forte
La politica in sezione e' di una noia.....
Mi ricordo che andai alla scuola di partito del PCI che sta vicino Roma, che rottura....
Vediamo se con la vecch...ehm..maturita' la cosa cambia..
Claudio
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17-03-07, 02:44 #69
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Thanked: 0Ma infatti serve più un movimento unito e compatto, le associazioni non hanno alcun interesse ad unirsi e fare una manifestazione a livello nazionale, ognuna v? per la sua strada. Sui partiti siamo alle solite quando ti ascoltano?
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17-03-07, 08:57 #70
Una cosa che mi sono sempre chiesto ?, perche le donne piu ciospe stanno solo nei direttivi dei partiti di sinistra?
"Comunque è vero, sono comunista. Non dimentico mai la Bibbia e il Vangelo. E non dimentico mai quello che ha scritto Marx." (Don Gallo)
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17-03-07, 09:00 #71
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Thanked: 0<?:namespace prefix = st1 ns = "urn:schemas-microsoft-com
ffice:smarttags" /><st1:PersonName w:st="on" ProductID="La Disabilit?">La Disabilit?</st1:PersonName> è una condizione dell'esistenza e come esistono tante emotivit? vitali, altrettanto esistono tante forme di disabilit? ciascuna con una propria storia e sensibilit?. Io disabile agli arti superiori so cosa vuol dire non poter manufare alcunch?, ma non so cosa vuol dire non camminare, non vedere, non sentire, non comprendere ed altro. Disabile è una questione profondamente sociale e culturale a cui sono legati tutti gli aspetti della vita (economico, sanitario, giuridico, professionale, d?istruzione, di solidarietà).<?:namespace prefix = o ns = "urn:schemas-microsoft-com
ffice
ffice" />
Considero <st1:PersonName w:st="on" ProductID="La Disabilit?">la Disabilit?</st1:PersonName> non come uno stato sociale, ma come Principio di Vita. Tante volte ho assistito ed assisto a dibattiti, trasmissioni televisivi sulla disabilit?, anche con persone disabili (la cui presenza l?avvertivo più come prova che come partecipazione protagonista), dove la cosa che più offende la mia Anima ed il mio Intelletto è constatare che <st1:PersonName w:st="on" ProductID="la Nomenklatura Sociale">la Nomenklatura Sociale</st1:PersonName> (esimi studiosi, professori, politici, amministratori e media) stabilisca, e decida di conseguenza, come "l?Io Disabile" si senta e viva psicologicamente. E raramente il bersaglio è centrato.
E dire che a guardare le numerose Associazioni, Siti web, Dibattiti e Tavole rotonde esistenti, il mondo della Disabilit? sembra essere in gran fermento, pieno di contenuti, vivo, solidale. Invece niente di tutto ciò. E' un contenitore pieno di incertezze di per sò esistenti, ma che sono fortemente aggravate dalla Società, vuoi per disinteresse, disinformazione che per mancanza di cultura del Problema. E? grottesco, ma attualmente in Italia <st1:PersonName w:st="on" ProductID="la Sanit?">la Sanit?</st1:PersonName> locale, i Comuni e lo stesso Istat non sanno quanti disabili vivono nel proprio territorio ed allora mi chiedo: ?Come è possibile alleviare le difficolt? di persone sfortunate, di cui non si conosce l?esistenza?? Attualmente tra Istituzione, Sanit? locali, vari centri e le miriadi di Associazioni c'è, secondo me, un dispendio colpevole di energie, che se indirizzate meglio, ci farebbero vivere una situazione forse più accettabile. Come si pu? non vedere che <st1:PersonName w:st="on" ProductID="La Disabilit?">la Disabilit?</st1:PersonName> è affrontata in diversa maniera da Regione a Regione. E' paradossale che nell'essere considerati diversi in quanto disabili, siamo anche ghettizzati a secondo del luogo dove viviamo.E' un insieme di scatole cinesi, dove una non sa cosa c'è nell'altra.
Ho partecipato e partecipo attivamente per quanto mi è possibile (non posso uscire se non accompagnato) a conferenze, tavole rotonde e sit-in sulla disabilit? devo dire con grande noia dove non si fa altro che discutere in modo formale ed accademico. Mi piacerebbe sapere quanti di noi sanno cosa si muove per noi a livello regionale, nazionale ed europeo. Mi sono sempre rifiutato di associarmi perchè trovo immorale qualsiasi forma di associazionismo <B style="mso-bidi-font-weight: normal">di fronte alla pericolosit? dell?esistenza[/B]. Il nostro è una problematica di cui si deve far carico <st1:PersonName w:st="on" ProductID="la Società">la Società</st1:PersonName> tutta e non lasciato alla pur lodevole volontarietà di pochi.
Pertanto vi incito a discutere della problematica proposta dal nostro amico con questo post in modo serio e corretto e valutando appieno le possibilit? costruttive, anche se mi sembra non semplice. Concordo molto con Buasaard nell?imprimere le nostre azioni nell?ambito dei rispettivi partiti, per far maturare nel proprio ambito quella considerazione necessaria e perchè no?, per rappresentare una categoria (brutto termine ma fatemelo passare) profondamente discriminata come la nostra. E? ciò che tento di fare nella mia locale sezione da un po?.
Ma vi prego di non proporre cose che appaiano come prerogative sociali, in quanto esistono altre porzioni di società disadattate e/o discriminate. Che non capirebbero. Dobbiamo assolutamente e prioritariamentee evitare di apparire alla società come APPENDICE sempre dedita a chiedere. Dobbiamo prima DARE la nostra cultura ed insegnare a rispettarci come persone, con tutti gli aspetti positivi e negativi. Rispetteremo noi stessi e la società, nel far rispettare le leggi che ci riguardano fino in fondo.Pietro
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17-03-07, 09:03 #72
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Thanked: 50
Originariamente Scritto da luni
Claudio
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17-03-07, 09:13 #73
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Thanked: 50Ma vi prego di non
proporre cose che appaiano come prerogative sociali, in quanto esistono
altre porzioni di società disadattate e/o discriminate. Che non
capirebbero. Dobbiamo assolutamente e prioritariamentee evitare di
apparire alla società come APPENDICE sempre dedita a chiedere. Dobbiamo
prima DARE la nostra cultura ed insegnare a rispettarci come persone,
con tutti gli aspetti positivi e negativi. Rispetteremo noi stessi e la
società, nel far rispettare le leggi che ci riguardano fino in fondo.
</font></span>Esatto. Ogni tanto andiamo d'accordo. O forse siamo meno distanti di quanto possa sembrare. Non dobbiamo mai dimenticare di essere ANCHE disabili e non disabili tout court....</span></font>
</font></span>
Claudio
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17-03-07, 09:45 #74
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Thanked: 0Ed io che pensavo avresti seguito il cu.lo della Prestigiacomo...
State calmi se potete...
Salvo
Redazione rendiamo accessibile il sito.Grazie!
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17-03-07, 11:04 #75
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Thanked: 0Mi sa che qui c'è un errore di fondo: noi siamo disabili ed ascoltati, chi sta peggio non è ascoltato. Bene, se 2+2=4, gli sciocchini siamo noi che non pensiamo a chi sta peggio. Siete ridicoli, se qualcuno si sente fortunato ad essere in questa condizione, farebbe bene a stare zitto, se tutti quelli che si sentono protetti da questo stato, ho scritto stato non governo, fa bene a stare zitto, se chi ha la possibilit? di campare bene con 242 euro, fa bene a stare zitto, se chi ogni volta che esce di casa trova sempre gente accondiscendente che gli apre lo sportello e gli lascia il posto auto fa bene a stare zitto. Mi sono un po' rotto di sentirmi dire che io penso di essere diverso: non ho bisogno di pensarlo, LO SONO! Con dignit?, ma lo sono! Non ho scelto io di salvarmi di la vita, ma ne sono contento, adesso vorrei per? essere AIUTATO a vivere una vita accettabile, senza chiedere niente, non voglio l'elemosina, ma neanche di sentirmi trattato peggio di un extracomunitario sbarcato da un gommone. Sbaglio? se pensate che sbaglio ditelo, non sono così disabile da non capire. Chi dice che non dobbiamo andare nei posti pubblici, perchè? Perch? ci pu? andare il figlio di un dirigente a non fare un cavolo, pagato, con tutte le facolt? al proprio posto. Mi sa che c'è qualcuno che non si sente diverso, oppure è che gli da fastidio sentirsi diverso: ma lo SIAMO! Io, lo ribadisco, non voglio nulla per me, ma se posso fare qualcosa per quel ragazzo di 23 anni ricoverato con me, tetraplegico, con solo il padre che lavora, che non ha nemmeno i soldi per l'ascensore, che non è un INAIL, SBAGLIO? Pensate prima di scrivere a quelli che stanno peggio di noi, non di altre categorie, bastano i nostri.
Massimo
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17-03-07, 11:09 #76
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Thanked: 0Se le parole che ho scritto sono state censurate in automatico, non scriver? più su questo forum n? in altri che si comportano da tiranni e dittatori: non penso che parole come str@@@i e c@@@o siano da stigmatizzare cambiandole con "sciocchini" o "cavolo", quando esiste una persona che usa come nick "cercoinvalida", mi offende molto ma molto di più.
Chiedo scusa alle persone intelligenti che abitano questo luogo di ritrovo.
Addio!
Massimo
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17-03-07, 13:51 #77
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Thanked: 50Come al solito qua dentro, i commenti sono bene accetti solo quando sono favorevoli
Personalmente non mi sento trattato come un extracomunitario appena sbarcato dal gommone. Ho avuto un lavoro piu' che dignitoso, assunto tramite ufficio di collocamento con il collocamento obbligatorio. Una volta avuto il lavoro, mi sono comprato casa, piccola ma e' una mia scelta, come fa qualsiasi persona. Gli ausili lo stato me li ha sempre passati, anche se avrei pure potuto permettermeli con lo stipendio. Ho raggiunto una mia autonomia, non vedo proprio cosa avrei potuto volere di piu' se anche non fossi stato disabile.
Cosa mi manca quindi? Ho avuto tutto cio' di cui c'e' bisogno per avere una vita dignitosa, il resto bisogna combatterlo e non averlo per grazia ricevuta.
Invece qui come temevo, si tratta di chiedere assistenzialismo e non integrazione. Perche' questo mi pare di capire che e' quello che chiedi tu, non Salvo64 che a mio giudizio ha anche le idee piu' chiare, ma alcuni di quelli che si sono aggiunti guardano non al quadro generale della societa', ma ai propri interessi personalissimi, si chiede non giustizia sociale ma privilegi, questo gratis, quell'altro gratis, quell'altro ancora gratis.
Tutto gratis..... alcuni di voi non gliene frega assolutamente niente dei disabili basta che si mantenga e si potenzi l'assistenzialismo, fregandosene altamente dell'integrazione. Vedi, il fatto e' che il tuo modo di rappresentarti, condiziona la visione che hanno le persone anche di me. E francamente mi piace poco essere accumunato a chi se ne strafrega dei problemi generali della societa' rinchiudendosi nel proprio angoletto da disabile.
Mi dispiace per Salvo1964 che riconosco parte con buone intenzioni, ma come mi sembra inevitabile, deve stare attento a chi si aggrega, ma questo lui immagino gia' lo sappia....
Edited by: buasaardClaudio
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17-03-07, 15:20 #78
piu che un partito quello che emerge nelle volont? di alcuni post è destinato a diventare unacorporazione impermeabile alle altre componenti della società
a me pare evidente la sterilit? della posizione, destinata tra l'altro unicamente a far dastampella alle politiche di facciata e propaganda deipartiti politici
? curioso che nelle risposte di chi milita o fa politica attiva sia di destra che di sinistra siano arrivate delle perplessit?sull'iniziativa, probabilmente perchè consci delle difficolt? nel fare politica economiche in primis ma poi organizzative, di comunicazione, di tesseramento etc,
ma sopratutto si intravedeil rischio maggiore, cioèdi apparire fuori dal contesto sociale anzi di desiderare di uscire dal contesto sociale delle rivendicazioni comuni in favore di rivendicazioni di parte
ciò non toglie che nell'ambito delle mie possibilit? e capacit? mi offro disponibile ad supportare nella mia zona iniziative a favore della disabilit? fermo restando il collegamento con le forze politiche e le associazioni presenti nel territorio
roberto
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17-03-07, 16:30 #79
Originariamente Scritto da buasaard
In padano ciospe=racchie,rospe,belle dentro ecc ecc"Comunque è vero, sono comunista. Non dimentico mai la Bibbia e il Vangelo. E non dimentico mai quello che ha scritto Marx." (Don Gallo)
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17-03-07, 16:46 #80
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Thanked: 0Per quanto mi riguarda concordo su quello che ha detto Maxardu, è sotto gli occhi di tutti che affidarsi ai politici esistenti non si ottiene un tubo, al massimo ci danno mezzo bulloncino. Se c'è stata l'idea di organizzare un nostro movimento è perchè porca miseria siamo stufi di promesse e promesse dai nostri politici, loro fanno presto a inviare 3000 soldati in Libano ma non pensano minimamente alle persone che nelloro Stato hanno bisogno di aiuto, e di questo aiuto i disabili ne hanno piùche bisogno, anche di un posto di lavoropubblico! E facile fare critiche quando si ha avuto già il giusto che si deve avere, ma qui ci sono disabili che hanno avuto poco o nulla, ed è questa l'ingiustizia, altro che integrazione! Gi?essere disabili è dura ma essere disabili e disoccupati è mooolto piùdura. E non venitemi a dire che chiedere un assegno/pensione più umano è da persone che volgliono soloassistenzialismo e che non si vogliono integrare. Ma, porca miseria, siamo disabili? Allora voglio essere assistito!
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